29 Maggio 2025: fine dello Scambio sul Posto. Cosa Fare?

L’ARERA ha deliberato che, dal 29 maggio 2025, lo Scambio sul Posto non potrà più essere richiesto per i nuovi impianti fotovoltaici connessi in rete.
Chi installa un impianto prima del 29 maggio potrà quindi ancora attivare lo Scambio sul Posto, ma dovreanno essere rispettate due condizioni:
- entro il 29 maggio 2025 l’impianto deve essere entrato in esercizio;
- entro il 26 settembre 2025 deve essere presentata al GSE l’istanza di accesso al regime di Scambio sul Posto.
Questo cambiamento segna una svolta importante per il settore dell’energia rinnovabile, poiché, fino ad oggi, il meccanismo ha permesso ai proprietari di impianti fotovoltaici di immettere l’energia non consumata direttamente in rete e di ricevere una compensazione economica paragonabile alla spesa sostenuta per acquistare l’energia dalla rete, Infatti lo Scambio sul Posto è sempre stato paragonato ad una “batteria virtuale.
Con la fine dello Scambio sul Posto, chi desidera installare un impianto fotovoltaico dovrà orientarsi verso altre soluzioni per ottimizzare il proprio investimento e continuare a beneficiare dei vantaggi derivanti dalla produzione di energia solare.
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Cos’è lo Scambio sul Posto?
Lo Scambio sul Posto è un meccanismo previsto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che consente ai proprietari di impianti fotovoltaici di immettere in rete l’energia solare non consumata direttamente e di ricevere una compensazione economica per questa energia ceduta.
Quando l’impianto fotovoltaico produce più energia di quanta ne venga effettivamente consumata dal proprietario, l’eccesso viene immesso nella rete elettrica nazionale e il Gestore della Rete Energetica, il GSE, “compensa” i kWh immessi in rete con i kWh prelevati dalla rete durante la notte o quando non c’è il sole. Il vantaggio è presto spiegato: di fatto è come se l’energia immessa in rete fosse pagata allo stesso prezzo di quella dell’energia acquistata. In realtà sappiamo che l’energia consumata costa molto di più perchè il suo costo comporta anche tutte le spese relative a oneri di trasporto, si sistema e le accise.
I kWh in eccesso, ovvero quelli che non si possono compensare con i consumi vengono infine retribuiti con il meccanismo del Ritiro Dedicato, ad un prezzo al kWh solitamente molto più basso. Inoltre, i guadagni prodotti dal Ritiro Dedicato costituiscono reddito per il titolare dell’impianto, quindi soggetti a tassazione, ma saranno solo una parte dei ricavi relati alle eccedenze prodotte rispettio ai consumi.
Lo Scambio sul Posto si applica principalmente agli impianti fotovoltaici di piccole e medie dimensioni, ovvero quelli con potenza inferiore ai 200 kW.
In breve, lo Scambio sul Posto è l’alternativa più vantaggiosa e a costo zero alla Batteria di Accumulo.
Con la fine dello Scambio sul Posto prevista per il 29 maggio 2025, tutti coloro che desiderano continuare a beneficiare dei vantaggi della produzione di energia solare dovranno trovare nuove modalità di gestione dell’energia prodotta. La prima e più significativa è sicuramente l’installazione di una batteria di accumulo, che consente di ottenere lo stesso vantaggio dello Scambio sul Posto.
Inoltre, ricordiamo che il 2025 sarà l’ultimo anno in cui poter beneficiare delle detrazioni al 50% sull’installazione dei pannelli solari, perché dal 2026 l’aliquota scenderà al 36% anche sulle prime case. Non perdere l’opportunità di beneficiare delle attuali condizioni vantaggiose.
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Cosa cambia con la fine dello Scambio sul Posto?
Con l’abolizione dello Scambio sul Posto prevista per il 29 maggio 2025, il panorama dell’energia fotovoltaica in Italia subirà un cambiamento significativo, in particolare per i nuovi impianti fotovoltaici che saranno installati dopo tale data.
Lo Scambio sul Posto consentiva ai proprietari di impianti fotovoltaici di immettere l’energia non utilizzata nella rete elettrica e di ricevere una compensazione economica, a fronte della cessione del surplus di energia.
Le alternative, come il Ritiro Dedicato e le Comunità Energetiche Rinnovabili, saranno cruciali per garantire la continuità di questi vantaggi economici.
Le alternative al meccanismo di Scambio sul Posto
L’eliminazione dello Scambio sul Posto non implica la fine dell’opportunità di guadagnare dal fotovoltaico, ma piuttosto un cambiamento nelle modalità di remunerazione dell’energia prodotta.
Tra le principali alternative troviamo il Ritiro Dedicato e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che consentiranno ai proprietari di impianti fotovoltaici di ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta, senza perdere i vantaggi economici.
Ritiro Dedicato (RID):
Questo sistema prevede che i proprietari di impianti fotovoltaici cedano l’energia in eccesso a un operatore scelto, in cambio di una remunerazione. A differenza dello Scambio sul Posto, il Ritiro Dedicato non prevede un sistema di compensazione in bolletta, ma una vera e propria compravendita dell’energia prodotta, con tariffe stabilite in base al mercato.
Installazione di batterie di accumulo
Le batterie di accumulo consentono di immagazzinare l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico durante il giorno, per poterla utilizzare in momenti successivi, quando la produzione solare è più bassa o assente (ad esempio, durante la notte o nei periodi di maltempo). Questo sistema permette di massimizzare l’autoconsumo, riducendo la necessità di prelevare energia dalla rete e, di conseguenza, abbassando i costi in bolletta.
In questo modo, l’energia prodotta in eccesso durante le ore di luce viene immagazzinata per essere utilizzata quando più ne hai bisogno. Sebbene l’installazione delle batterie rappresenti un investimento iniziale, il risparmio sulle bollette a lungo termine può giustificare la spesa. Inoltre, molteplici incentivi statali, come il bonus del 50% per l’installazione di sistemi di accumulo, sono ancora attivi, ma stanno per finire.
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER):
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un’altra grande opportunità per i consumatori di energia solare. Si tratta di gruppi di utenti che si uniscono per produrre, condividere e consumare collettivamente energia rinnovabile, riducendo i costi e migliorando l’efficienza energetica. All’interno di una CER, i membri possono utilizzare l’energia prodotta dai propri impianti fotovoltaici, scambiandola con gli altri membri e compensando i costi energetici attraverso un sistema di condivisione.
Proprietari di impianti fotovoltaici e Scambio sul Posto
Per chi già possiede un impianto fotovoltaico, la fine dello Scambio sul Posto comporta poche modifiche. Gli impianti esistenti, infatti, potranno continuare ad usufruire per 15 anni dalla messa in esercizio del meccanismo di compensazione previsto dallo Scambio sul Posto. mentre, come abbiamo visto precedentemente, i nuovi impianti dal 29 maggio 2025 dovranno stipulare un contratto di Ritiro Dedicato e potranno incrementare la remuneratività dell’impianto installando una Batteria di Accumulo o partecipando a una Comunità Energetica Rinnovabile.
Per i nuovi impianti, sarà fondamentale valutare le diverse alternative per scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
In sintesi, la fine dello Scambio sul Posto non segna la fine delle opportunità legate al fotovoltaico, ma un adattamento del sistema alle nuove esigenze del mercato energetico.
Gli incentivi al 50%: un’opportunità che sta per finire
Oltre alla scelta tra Ritiro Dedicato e Batterie di Accumulo, un altro fattore che rende cruciale l’adozione di queste alternative è il termine degli incentivi fiscali. Attualmente, il governo offre un bonus del 50% per l’installazione di sistemi fotovoltaici e batterie di accumulo. Questo incentivo consente di abbattere notevolmente il costo iniziale per chi decide di investire in queste tecnologie.
Tuttavia, questo incentivo sta per scadere e non sarà rinnovato nei prossimi anni. Quindi, se hai in mente di installare un impianto fotovoltaico o una batteria di accumulo, i prossimi mesi saranno decisivi per sfruttare questa opportunità vantaggiosa.
Dopo la fine degli incentivi, i costi per l’acquisto e l’installazione aumenteranno, rendendo meno conveniente investire in queste soluzioni.
La fine dello Scambio sul Posto e l’imminente scadenza degli incentivi al 50% rappresentano un punto di svolta per chi desidera investire nel fotovoltaico. Questi sono, infatti, gli ultimi mesi per approfittare di una situazione vantaggiosa. Chi non si affretta, dovrà poi adeguarsi con soluzioni come il Ritiro Dedicato e le batterie di accumulo.
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Agire subito per non perdere le opportunità
Investire in un impianto fotovoltaico in questo periodo consente di ottenere significativi vantaggi economici, riducendo i costi iniziali grazie agli incentivi e riducendo il tempo di ammortamento grazie ai maggiori ritorni economici con lo Scambio sul Posto.
Se hai intenzione di installare i pannelli solari sul tetto, non aspettare oltre: l’ultimo periodo utile per approfittare di queste condizioni favorevoli sta per concludersi.
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Laureata in Discipline Economiche e Sociali in Bocconi, è tra i fondatori di Abbassalebollette. Esperta in problematiche finanziarie e organizzative, approda in Abbassalebollette.it dopo una lunga esperienza nelle società di Consulenza direzionale ed una trentennale attività imprenditoriale nel Real Estate e in particolare nel Facility Management.
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